giovedì 5 giugno 2014

Determinazione del metallo pesante nell'acqua

Inizio  Fine  Indice 

Determinazione di metalli pesanti (ad. es. cromo esavalente) nell'acqua potabile con spettrofotometria di assorbimento atomico senza fiamma

Autore: non disponibile

Studio Distribuito da: EF , waterpower@gmail.com via G. Frova, 34 - 20092 Cinisello Balsamo - tel. 02.6710323


ver1.00, 22/07/2002


Questo documento contiene il metodo analitico in oggetto, e' stato testato dall'autore, ma viene divulgato senza nessuna responsabilita'. L'adozione del metodo a fini analitici rimane a totale carico e responsabilita' di chi lo utilizza.
Questo documento puo' essere liberamente copiato e divulgato ma e' vietata la rimozione della presente dicitura ed i riferimenti originali dell'autore e di el-chimie.


1. Introduzione

  • 1.1 Scopo ed applicazioni
  • 1.2 Sommario
  • 1.3 Commenti

2. Interferenze

3. Apparati e strumenti

4. Materiali e reagenti

5. Parametri strumentali

6. Calcoli quantitativi

7. Preparazione del campione

8. APPENDICE A - Allegati

  • 8.1 Esempio di grafico di taratura
  • 8.2 Esempio di analisi

1. Introduzione

1.1. Scopo ed applicazioni

Il presente metodo analitico ha lo scopo di determinare direttamente la concentrazione di metallo pesante nel liquido (acqua) mediante spettrofotometria di assorbimento atomico senza fiamma ovvero:
- Assorbimento Atomico (AA).
Non analizzeremo qui l'altro metodo alternativo che è:
- Inducltively Coupled Plasma (ICP)

1.2. Sommario

Si esegue la taratura dell'apparecchio eseguendo iniezioni successive di bianco e dei campioni per taratura precedentemente preparati.
Il campione viene diluito in acido fosforico 1:2 o 1:3 quindi introdotto nel fornetto di grafite, sottoposto ad essicazione a 100 °C per alcuni secondi, a mineralizzazione a 700°C, atomizzato e analizzato.

1.3. Commenti

Qualsiasi commento è benvenuto. SIETE PREGATI DI COMUNICARE OGNI INESATTEZZA CONTENUTA IN QUESTO DOCUMENTO!!! Questi metodi sono stati redatti su indicazione dell'autore ed errori possono essere stati introdotti nella trascrizione o in qualsiasi altro momento. Se ne riscontrate, renderli noti nell'interesse di tutti. Tutte le email saranno prese in considerazione e nel piu' breve tempo possibile.
Il nostro indirizzo email  waterpower@gmail.com

2. Interferenze

Non sono segnalate interferenze

3. Apparati e strumenti

Spettrofotometro di assorbimento atomico munito di fornetto a grafite, di correttore di assorbimento non specifico e di registratore multipotenziometrico;
Lampada a catodo cavo al metallo pesante;

4. Materiali e reagenti

Vetreria precedentemente lavata con acido nitrico concentrato caldo (a 70-80°C) e sciacquata con acqua bidistillata; micropipette da 5 ul munite di ghiere speciali per misure di assorbimento atomico.
Acqua bidistillata in apparecchio di vetro borosilicato o acqua di purezza equivalente; acido nitrico concentrato puro esente da metallo pesante; acido fosforico all'85% puro esente da metallo pesante; nitrato di metallo pesante II.

5. Parametri strumentali

Volume di iniezione: 5 ul
Numero di iniezioni per campione: 3
Lunghezza d'onda di rilevazione: 217 nm
Gas di lavaggio: azoto, 3 l/min
Ciclo di temperatura:
flusso 3 l/min: essicazione: 85°C per 5 secondi; 100°C per 25 secondi; mineralizzazione: 700°C per 35 secondi;
flusso 0 ml/min: 700°C per 1 secondo; 2250°C per 4 secondi (lettura);
flusso 3 l/min: 2250°C per 2 secondi; 2700°C per 3.3 secondi.

6. Calcoli quantitativi

Si traccia la curva delle variazioni dell'assorbanza in funzione delle concentrazioni di piombo delle soluzioni di taratura, si riporta il valore medio dell'assorbanza della soluzione del campione sulla retta di taratura e si ricava la concentrazione C in metallo pesante: la concentrazione di metallo pesante espressa in microgrammi per litri di liquido è pari a:
C x F
dove F = fattore di diluizione.

7. Preparazione del campione

Si prepara la soluzione di diluizione portando 8 ml di acido fosforico a 100 ml con acqua: vi si diluisce il campione 1:2 oppure 1:3 secondo la concentrazione presunta di metallo pesante.
Per la preparazione delle soluzioni di taratura si utilizza una soluzione di riferimento di metallo pesante preparata sciogliendo 1.600 g di nitrato di metallo pesante II in acido nitrico diluito all'1% e portando al volume di 1 litro: da questa soluzione si preparano, mediante diluizioni successive con acqua bidistillata, soluzioni contenenti rispettivamente 25-50-100-150 microgrammi di metallo pesante per litro.Conservare le soluzioni in flaconi di vetro borosilicato con tappo a smeriglio.
Viene utilizzata come bianco una soluzione di acido fosforico 8% in volume

8. APPENDICE A - allegati

8.1. Esempio di grafico di taratura

Viene presentato un esempio di grafico di taratura dell'assorbanza in unità di assorbanza in funzione della concentrazione in ppb.

8.2. Esempio di analisi

Si allega un grafico con il risultato di un'analisi presentato in forma di grafico con l'assorbanza in unità di assorbanza in funzione del tempo in secondi.


Inizio  Fine  Indice 

20 commenti:


  1. La Dora al cromo esavalente

    video_cromo_dora.jpg

    La Dora scende dalle Alpi, attraversa Torino e, prima di entrare nel Po, diventa d’oro. Il cromo esavalente delle fabbriche, versato a tonnellate, la tocca come re Mida. La Dora assume allora quel caratteristico giallo paglierino che darà tono e sapore ai vini più pregiati del Piemonte.
    Il cromo esavalente è cancerogeno e mutageno, provoca aborti, sgretolamento delle ossa, insufficienza epatica cardiaca e renale, dermatiti, perforazione del setto nasale preceduta da emorragie e, ovviamente, tumori. Il dottor Roberto Topino, specialista in Medicina del Lavoro, mi ha inviato dei filmati della Dora verdeoro. La ThyssenKrupp, quella dell’incenerimento sul lavoro degli operai, è sempre in prima linea nella protezione della salute. Il massimo ammissibile per il cromo esavalente è di 5 microgrammi per litro, nella Dora sono stati trovati fino a 455 microgrammi per litro. Si capisce finalmente il mistero del colore giallognolo di Sergio Chiamparino e di Piero Fassino.
    Nessuno controlla. Le ASL, i sindacati, il Comune, la Provincia, la Regione. Un medico deve farlo al loro posto. Improvvisarsi investigatore e filmare, documentare i nuovi untori del cancro. Dopo le sue denunce, comunque non succede nulla. Le fabbriche che hanno inquinato la Dora devono chiudere DOMANI. I loro responsabili portati SUBITO in tribunale per strage aggravata da futili motivi, in sostanza tumori ai cittadini per risparmiare i soldi dello smaltimento del cromo. Non si possono continuare a proteggere dei delinquenti con la scusa del lavoro.
    La Dora cromata esavalente è uno scandalo a cielo aperto. Se c’è un magistrato a Torino che segue il blog apra un’inchiesta.

    RispondiElimina

  2. 12 Luglio 2013
    Cromo esavalente. M5S interroga la regione sul "biorisanamento"
    user-pic
    di Lombardia 5 Stelle

    Nelle falde acquifere di numerosi Comuni della Bassa Bergamasca (certamente Verdellino, Ciserano, Arcene, Castel Rozzone e Treviglio) è nota da tempo la presenza di cromo esavalente, uno degli agenti cancerogeni e mutageni più pericolosi che esistano e il cui raggio d'azione si allarga progressivamente col passare del tempo.

    Una soluzione al problema esiste e si chiama biorisanamento: esso impiega alcuni particolari microrganismi che trasformano chimicamente il cromo esavalente nell'innocuo cromo trivalente, eliminandolo direttamente alla fonte di contaminazione in un breve lasso di tempo (tempi di bonifica pari a circa due mesi). Tale soluzione è stata già sperimentata con successo nelle aree inquinate intorno all'azienda Cromoplastica di Verdellino, sotto il monitoraggio di ASL ed Arpa Lombardia che hanno definito "notevoli" i risultati delle sperimentazioni data la bontà dei parametri di inquinamento del terreno a seguito della bonifica.
    Tale metodo è stato proposto in via ufficiale a Regione Lombardia dalla Ditta Galium di Brescia per la bonifica su larga scala della zona industriale di Ciserano, ad un costo di 1,4 milioni di euro.

    Una risposta dei comuni della Bassa Bergamasca e di Regione Lombardia a tale proposta non c'è mai stata e neppure un qualsiasi confronto. Attualmente le bonifiche da cromo esavalente nella zona sono condotte sulla base di un progetto che prevede la costruzione di barriere idrauliche, ovvero linee di pozzi che prelevano l'acqua dalla falda scaricandola nelle rogge. Non è affatto chiaro se tale progetto sia stato scelto attraverso un bando di gara e non è pubblico alcun dettaglio del progetto che chiarisca se e in quale modo avvenga la depurazione delle acque. Ciò che sappiamo è che la cifra impegnata per la realizzazione e gestione della barriera è di 5 milioni di euro (pertanto circa 4 volte la soluzione del biorisanamento) ed è lecito supporre che la complessità delle opere idrauliche coinvolte richiederà non pochi interventi di manutenzione negli anni e quindi oneri aggiuntivi.

    Il M5S ha presentato in Regione Lombardia un'interrogazione in cui viene richiesto il monitoraggio di tutte le aree interessate, oggi e in passato, dall'attività di aziende che hanno impiegato cromo esavalente, ed un'altra per chiedere spiegazione del silenzio sulla proposta del biorisanamento e quali siano le modalità di affidamento degli appalti inerenti le bonifiche ambientali.
    Per informare e sensibilizzare i cittadini su tali questioni, il M5S di Bergamo e provincia sarà presente con banchetti informativi sabato 13 luglio a Dalmine (in Largo Europa dalle 8.30 alle 12.30, in Piazza Caduti 6 luglio 1944 dalle 18.00 alla mezzanotte) e domenica 14 luglio a Bergamo (dalle 10.30 alle 19.00 in via XX Settembre).

    RispondiElimina

  3. Obbligare per Legge la rilevazione di Cromo esavalente
    postato da Franco Valenzano il 23/10/2012 25 112 Voti (Registrati e clicca per votare)
    In una sempre più larga fascia di territorio che va dal Piemonte, Bassa Lombardia, fino al Veneto, vi sono stati sversamenti illeciti di particolati non depurati contenenti Cromo esavalente. Tale sostanza accertata come cancerogena, mutagena e teratogena ha contaminato la rete idrica di un impressionante numero di popolazioni. In Italia la legislazione sui limiti di Cromo esavalente è contradditoria prevede: - 5 microgrammi/Litro di Cromo esavalente per le acque di falda, ossia ove l'acquedotto attinge (DLgs 152/99 e DLgs 152/2006,parte III, All.I,Tab.2) - Fino a 50 microgrammi/Litro di Cromo totale per l'acqua del rubinetto (DLgs 31/2001. Non ha previsto un limite specifico per il Cromo VI, semplicemente perché il suo livello nell'acqua potabile dovrebbe essere zero.) Quest'ultimo è il parametro che ingenera confusione, e spesso viene utilizzato da Enti deputati al controllo. Ma è noto che il valore del Cromo Totale non è nient'altro che la somma di tutte le forme ioniche in cui il Cromo Esavalente si scompone in acqua! Cioè il Cromo Totale corrisponde alla quantità di Cromo Esavalente in esso presente. Per cui si sta pericolosamente estendendo il limite del Cromo totale anche al Cromo esavalente, ciò significa alzare alla soglia di 50 microgrammi/Litro una sostanza dichiarata pericolosissima, cancerogena e innalzando, di conseguenza, il rischio potenziale di diffusione delle note patologie tumorali legate all'assunzione di Cromo esavalente. Alla luce di tutto ciò, come possono il Gestore della rete e le Autorità Sanitarie, continuare a basarsi sul limite del Cromo Totale senza adottare criteri precauzionali che salvaguardino la Cittadinanza? OBBLIGHIAMO i GESTORI E LE AUTORITA' SANITARIE A RILEVARE ANCHE IL CROMO ESAVALENTE Evitando di nasconderlo, come oggi accade, sotto la DICITURA MENO ALLARMANTE DEL CROMO TOTALE!!

    RispondiElimina
  4. Oriana • 2 anni fa

    Questa proposta andrebbe allargata anche ad altri territori e ad altri veleni.
    Si muore infatti, anche per colpa dell' arsenico contenuto nell' acqua potabile e delle allegre potabilizzazioni a tavolino ( innalzamento arbitrario dei limiti fissati dagli esperti) fatte dalle amministrazioni pubbliche. A stabilirlo sono i dati della prima indagine "Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei Comuni del Lazio" Realizzata dal dipartimento di epidemiologia del Servizio Sanitario della Regione Lazio.

    RispondiElimina
  5. Patriziasiliprandi • 2 anni fa

    Molti cittadini di Treviglio mi richiedono la determinazione del cromo totale e del cromo esavalente nell'acqua 'potabile' che scende dal loro rubinetto. Sono anni che e' conclamata la presenza di Cr6 nell'acqua , presenza costante anche se in leggera diminuzione. Lo stesso assessore Imeri conferma la presenza di Cr6 nell'acqua potabile (6,6 microgrammi, dichiarazione riportata dall'Eco di Bergamo dello scorso 3 novembre!). Eppure nessuno interviene!!!!!

    RispondiElimina
  6. Martinenghi Graziano • 2 anni fa

    Iin alcuni paesi dell'Unione, in particolare in Italia, nelle acque destinate a uso umano e considerate potabili vengono autorizzati livelli di cromo totale (quindi cromo trivalente ed esavalente) di 50 ppm. Il cromo trivalente non è pericoloso per gli organismi umani e animali ma, quando si trova in acqua, diventa per il 90 % cromo esavalente; sappiamo quindi con certezza che, quando si parla di cromo totale in un'acqua potabile, il 90 % sarà rappresentato da cromo esavalente e solamente il 10 % da cromo trivalente. Pertanto, imporre un limite di 50 ppm di cromo totale per le acque potabili destinate a uso umano significa autorizzare la presenza di 40 ppm di cromo esavalente estremamente pericoloso per l'uomo. Tale valore è otto volte superiore al limite massimo consentito per il cromo esavalente presente nelle acque di falda superficiali. È evidente che i paesi che hanno una legislazione come quella descritta permettono, di fatto, l'avvelenamento delle rispettive popolazioni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questa affermazione "Cioè il Cromo Totale corrisponde alla quantità di Cromo Esavalente in esso presente"
      è chimicamente sbagliata: la presenza di Cr(VI) dipende dal pH e dall'Eh e grossolanamente è, in condizioni normali, meno del 10% in assenza di riducenti o ancora meno nelle acque naturali.

      Elimina
    2. Giulio De Simone • un anno fa

      Non è vero che tutto il cromo è composto da cromo esavalente, esistono anioni più comuni, ossia stati di configurazione elettronica di questo metallo che è più frecquente trovare in natura e tra questi che sono 3 vi è il cromo esavalente, gli altri due configurazioni di questo metallo si trovano più raramente in natura, Ma sono concorde a obbligare i gestori a fare i controlli su tutte le sostanze potenzialmente tossiche e cancerogene, sia quando ingerite sia da contatto.

      Elimina

  7. ermannofaccio • 4 giorni fa

    Acquapower.blogspot.it é un dossier sull'acqua che si autoalimenta con reel news tematici per offrire un aggiornamento ai neofiti dello scandalo acqua italiano ed europeo. Iscrivetevi free per aiutarmi alla organizzazione di pagine ed elementi interessanti. Diventatene coautori.
    E :-)

    RispondiElimina

  8. Claudio Savina • un anno fa

    Grazie Franco. A questo punto credo sia necessaria una raccolta firme ai prossimi gazebo del M5S per coinvolgere, informare e quindi poter dar sostegno alla richiesta di una legge che dia il diritto di sapere periodicamente se l'acqua che beviamo è pura. Ricordo a quei signori che perseverano nel dire che l'acqua è pulita che la falda inquinata è stata accertata e denunciata dagli organi competenti (Comune, Asl, Arpa) di conseguenza: la falda per legge fisica si muove e il cromo esavalente che essa contiene, sempre per legge fisica, è idrosulubile, chi sostiene il contrario e può asserire che il nostro territorio è sicuro, ce lo spieghi, Grazie!

    RispondiElimina

  9. Elenio Bergomi • 2 anni fa

    Il problema va affrontato seriamente e senza scatenare inutili allarmismi. L'acqua del rubinetto è buona ed è controllatissima laddove ci sono aziende serie che operano nel settore della distribuzione. Quindi non facciamo spot a favore dell'acqua in bottiglia che non ha bisogno di sponsor visto che grazie ai suoi utili assurdi e immotivati riesce a fare campagne pubblicitarie che condizionano il giudizio dei cittadini. Quindi parliamone con calma e sopratutto con persone informate realmente e non grazie a qualche news trovata in internet.

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Michele Pascale Elenio Bergomi • 7 mesi fa

      Egregio sig. Bergomi non sono d'accordo con lei, gli allarmismi si devono scatenare perché non è giusto che i cittadini di Concesio Bs debbano bere acqua con la presenza di 22 microgrammi per litro di CROMO ESAVALENTE, dovevtutti sanno i danni che questo porta, e il sindaco se ne esce con una dichiarazione dellAsl che lacqua è potabile. Venga a farsi rifornimento di acqua da noi cosi condividiamo il rischio ditumori.

      Elimina

  10. Servizi di maggior tutela
    postato da Claudio Benigni il 10/02/2014 6 2 Voti (Registrati e clicca per votare)
    Salve Cittadini, Ho contattato l'acquedotto del Fiora, in arte Veolia, pensate che in bolletta la fognatura di smaltimento acque nere in uscita costa di più rispetto all'acqua potabile in entrata, ora, ho chiesto il perchè mi hanno risposto che ogni comune ha una fogna di riciclo depurativo con degrassatore ecc e il costo di sanamento acque e notevole. Ho chiesto al mio Comune, cioè Radicofani, dove è ubicata la fogna di smaltimento mi hanno risposto che NON C'E'... Ho chiesto spiegazioni di dove va a finire tutta la melma in essere... risposta, BO... e subito dopo, in una fossa comune nel sottosuolo queste fogne risalgono ai tempi dei tempi... La normativa stabilisce che: I sebatoi idonei devono essere di tipo vasche "IMHOFF" a Norma di Legge; Le fosse Imhoff, o altre, devono rispettare le prescrizioni dell'art. 100 del D.Lgs. 03/04/2006 n° 152 parte III relativamente al punto 3 e la delibera del Comitato Interministeriale per la tutela delle acque del 4 febbraio 1977 e successive modificazioni ed integrazioni. Questo è quello che deve avere ogni comune e/o abitazione, state attenti specialmente chi abita in paesi piccoli come il mio oltretutto si paga di più quindi VOGLIO UN SERVIZIO DI MAGGIOR TUTELA, se la melma va chissà dove perchè dobbiamo pagare la nostra merda? Nella mia bolletta pago € 38,00 più € 23,00 di smaltimento e depurazione, se Veolia la togliamo dai coglioni questo è il primo risparmio, magari sono disposto a pagare un una tantun che ne so €10,00 e ne risparmio €51,00, pensate che €51,00 x 600 famiglie del mio paese sono € 30.600,00 che potrei destinare al reddito di cittadinanza, al finanziamento alle piccole e medie imprese, alla sovvenzione di ingegneri biomedici come mio cugino che sicuramente dovrà andarsene dall'Italia perchè non c'è posto per lui, pertanto voglio che questo servizio sia collocato in ogni comune a tutela del cittadino e dei suoi soldi. La destinazione dei nostri soldi LA DOBBIAMO DECIDERE NOI. Grazie a presto

    RispondiElimina
    Risposte

    1. renzo.bovolenta.5i5l@alice.it Andrea P • 4 mesi fa

      Guardate che il 90% dei nostri scarichi finiscono nei torrenti e ruscelli.... poi fiumi e mare!! Senza nessuna depurazione...... vengono installate le fosse biologiche...... che non possono funzionare,basta solo il profumino nel WC e batteri addio!!! Invece detersi,grassi,saponi tutti nell acqua diretti.....tanto quelli non inquinano!!!!!! Basta guardare le nostre acque..... che schifo!!!! Denunce fatte anche dove abito io,risultato zero!! Ormai tutte le fognature e acquedotti hanno il monopolio, le solite societa'....che fanno tutto quello che vogliono in barba alle leggi!! Le nostre province guardano e basta...... poi sono impegnate ha rubare vari stipendi e rimborsi spese!!!!! Claudio ti capisco bene....e' da un anno che cerco di spiegare ai cittadini del mio paes.Niente il comune li ha imbabbionati con la famosa fossa.....un serbatoio di circa 2 metri che non serve ha niente!!!! Basterebbe analizzare l'acqua che viene scaricata nel nostro torrente, per vedere l'inquinamento che causa...... ma tranquillo nessuno delle societa' lo ha mai fatto, e mai lo fara'! Per me' i soldi sono poca cosa..... stiamo distrugendo tutto!!! Con tutti i soldi che i comuni in primis hanno rubato in tutti questi anni..... altro che depuratore per ogni paese si potrebbero avere!!!!

      Elimina

  11. 10 Giugno 2011
    La colonia francese
    user-pic
    di Mirco Moreschi

    Nogara -

    accordo-sul-nucleare.jpg

    L'energia nucleare è ormai morta e quelli che la vogliono resuscitare sono morti più di lei. Solo i partiti vogliono il nucleare. Solo i partiti vogliono mettersi a scommettere su un energia ormai anacronistica. Solo chi ha degli interessi diretti può volere la costruzione di centrali nucleari e la privatizzazione dell'acqua. I francesi si sono comperati un terzo del nostro debito pubblico e in cambio noi dobbiamo dare qualcosa. Non possiamo credere che il nostro creditore non voglia nulla. Se tu hai un debito e qualcuno te lo compra, quel qualcuno è il tuo padrone. I "pedaggi", che l'Italia deve pagare, sono due: la costruzione di centrali nucleari su territorio italiano e la privatizzazione dell'acqua.
    L'EDF ha in progetto di costruire centrali nucleari sul nostro territorio. Per costruire una centrale nucleare servono in media vent'anni. Sette anni per la progettazione, sette anni per la realizzazione e altri sette anni perché inizi a produrre energia economicamente utile. Resta poi il problema delle scorie che ad oggi non trova soluzione, se non nelle navi affondate dalla criminalità organizzata. Il resto del mondo va verso la green economy e i nostri politicanti fanno accordi per farsi costruire dei "cadaveri nucleari" dai nostri cugini d'oltralpe.
    Stessa cosa per l'acqua. La SUEZ e la VEOLIA sono multinazionali che gestiscono un bene prezioso come l'acqua. Dove si è privatizzata la gestione dell'acqua le bollette sono aumentate a dismisura. Il privato investe dove ha profitto, è una cosa legittima, ma nessuna azienda o multinazionale deve fare profitto su un bene essenziale per la vita. L'acqua non deve essere quotata in borsa, altrimenti è la fine. A fine del 2009 la gestione dell'acqua a Parigi è passata da privata (Suez e Veolia) a pubblica. Il Comune ha calcolato che, con la municipalizzazione, si è ottenuto un risparmio di 30 milioni di euro l'anno.
    Domenica 12 e lunedì 13 giugno votate e soprattutto portate a votare amici e parenti ai referendum. QUATTRO SI contro il nucleare, per l'acqua pubblica e perché chiunque sia uguale di fronte alla legge. Riprendiamoci il futuro, riprendiamoci l'Italia, riprendiamoci il nostro paese. Non lasciamo che dei cialtroni, ormai morti, decidano per noi.

    RispondiElimina

  12. 10 Giugno 2011
    La colonia francese
    user-pic
    di Mirco Moreschi

    Nogara -

    accordo-sul-nucleare.jpg

    L'energia nucleare è ormai morta e quelli che la vogliono resuscitare sono morti più di lei. Solo i partiti vogliono il nucleare. Solo i partiti vogliono mettersi a scommettere su un energia ormai anacronistica. Solo chi ha degli interessi diretti può volere la costruzione di centrali nucleari e la privatizzazione dell'acqua. I francesi si sono comperati un terzo del nostro debito pubblico e in cambio noi dobbiamo dare qualcosa. Non possiamo credere che il nostro creditore non voglia nulla. Se tu hai un debito e qualcuno te lo compra, quel qualcuno è il tuo padrone. I "pedaggi", che l'Italia deve pagare, sono due: la costruzione di centrali nucleari su territorio italiano e la privatizzazione dell'acqua.
    L'EDF ha in progetto di costruire centrali nucleari sul nostro territorio. Per costruire una centrale nucleare servono in media vent'anni. Sette anni per la progettazione, sette anni per la realizzazione e altri sette anni perché inizi a produrre energia economicamente utile. Resta poi il problema delle scorie che ad oggi non trova soluzione, se non nelle navi affondate dalla criminalità organizzata. Il resto del mondo va verso la green economy e i nostri politicanti fanno accordi per farsi costruire dei "cadaveri nucleari" dai nostri cugini d'oltralpe.
    Stessa cosa per l'acqua. La SUEZ e la VEOLIA sono multinazionali che gestiscono un bene prezioso come l'acqua. Dove si è privatizzata la gestione dell'acqua le bollette sono aumentate a dismisura. Il privato investe dove ha profitto, è una cosa legittima, ma nessuna azienda o multinazionale deve fare profitto su un bene essenziale per la vita. L'acqua non deve essere quotata in borsa, altrimenti è la fine. A fine del 2009 la gestione dell'acqua a Parigi è passata da privata (Suez e Veolia) a pubblica. Il Comune ha calcolato che, con la municipalizzazione, si è ottenuto un risparmio di 30 milioni di euro l'anno.
    Domenica 12 e lunedì 13 giugno votate e soprattutto portate a votare amici e parenti ai referendum. QUATTRO SI contro il nucleare, per l'acqua pubblica e perché chiunque sia uguale di fronte alla legge. Riprendiamoci il futuro, riprendiamoci l'Italia, riprendiamoci il nostro paese. Non lasciamo che dei cialtroni, ormai morti, decidano per noi.

    RispondiElimina

  13. Candidatuta di Umberto Veronesi. Beppe sostieni ancora la tua tesi?
    postato da Raffaele Saviano il 04/04/2013 4 0 Voti (Registrati e clicca per votare)
    Da wikipedia: "Veronesi è favorevole agli inceneritori come soluzione di alcune problematiche legate allo smaltimento dei rifiuti e ha sostenuto la loro innocuità per la salute.[45] Beppe Grillo e altri attivisti hanno messo in discussione tali affermazioni[46], nel caso di Grillo ipotizzando un conflitto di interesse e sostenendo l'esistenza di una sorta di business a beneficio dell'Istituto tumori, consistente nel provocare i tumori e curarli[47]. A tali critiche Veronesi ha risposto con una lettera[48][49]. Gli attivisti sostengono che tra i partner della Fondazione Veronesi figurerebbero aziende che si occupano di inceneritori e loro costruzione, centrali elettriche a carbone, ad oli e termonucleari. Le aziende chiamate in causa, oltre ad ENEL, sono Acea e Veolia Environnement che si occupano, oltre che di reti idriche, di incenerimento inquadrato in ambiti rispettivamente di produzione di energia e di trattamento dei rifiuti."

    RispondiElimina

  14. Avete mai sentito parlare delle caraffe filtranti?
    postato da gabriele.stefano il 04/05/2009 77 6 Voti (Registrati e clicca per votare)
    Buongiorno a tutti, vorrei avere una discussione riguardo le caraffe filtranti che vendono nei centri commerciali o tramite internet: l'ho acquistata qualche giorno fa e devo dire che ne sono entusiasta! Non solo migliora la qualità dell'acqua (elimina il forte odore di cloro) ma alla vista risulta molto più limpida. E poi dove lo mettiamo l'impatto ambientale? Basta bottiglie di plastica! Basta soldi alle lobby delle acque minerali! Ogni filtro dura un mese, ed è chiaro che va smaltito nel modo migliore per, a sua volta, non inquinare. Vorrei capire meglio insieme a voi i pro ed i contro di questa caraffa. Vi lascio un link di quella acquistata da me, ma penso che un'altra di una marca X funzioni allo stesso modo. http://www.ennebiservice.it/catalog/product_info.php?products_id=492 Grazie Ciao!

    RispondiElimina
    Risposte

    1. Franco | 17.01.13 15:35 | Responder

      Salve io vorrei farvi una domanda invece, se è vero che bisogna cambiare il filtro ogni mese o ogni 100 litri, come si fa a sapere quando si è raggiunto questo limite?
      il display parla solo di tempo e quindi di un mese, ma io essendo fuori anche settimnae per lavoro non lo uso e preferirei ragionare sui litri piuttosto che sul mese.
      Potrei, che voi sappiate, ragionare su l'effettivo uso, cioè calcolare un mese solo in base ai giorni effettivi che sono a casa o comunque devo buttare il filtro dopo un mese dall'inizio dell'utilizzo anche se poi non è stato usato??
      NO peche se fosse così non mi conviene affatto.

      user-pic
      Author Profile Page Stefano Baldieri Ha risposto a Franco | 01.02.13 12:16 | Responder

      Salve Franco, io ho una caraffa Laica da più di un anno. I filtri sono usabili per un periodo di 30 gg o per un massimo di 150 L di utilizzo. Ho calcolato l'uso in base a quante bottiglie di acqua consumavo prima...(ora non le compro più). Diciamno che 150 L di acqua ad una famiglia di 4 persone possono bastare per circa 45 gg. Quindi in definitiva il filtro va bene anche dopo i 30 gg. Spero di esserti stato utile.

      user-pic
      Author Profile Page LUCA MICHELETTI | 22.11.12 22:06 | Responder

      NOI in Italia siamo fortunati. L'acqua del rubinetto è nella maggioranza delle regioni molto buona. Naturalmente bisognerebbe cambiare un po la legge che obbliga a mettere tanto cloro in favore di altri sistemi. Comunque per il cloro basa prendere una caraffa aperta e lasciarla all'aria per un po. Il cloro tende ad evaporare. Una sicurezza però è CHE L'ACQUA è UN BENE PUBBLICO E NESSUNO DEVE TOCCARLA.

      Elimina
  15. MOZIONE ACQUA DI GONGORZOLA

    http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/gorgonzola/Mozione%2050l%20acqua.pdf

    RispondiElimina